I vitelli rappresentano il futuro della mandria e la loro corretta gestione risulta fondamentale per allevare animali produttivi e in buona salute, garantendo così il successo dell’azienda zootecnica. La cura e la tutela dei giovani vitelli rappresenta, infatti, il primo passo per proteggere l’investimento aziendale, sia in termini di tasso di rimonta che di tesoro genetico, assicurando così la redditività dell’azienda stessa.

Per questi motivi, in ogni azienda è necessario individuare i principali punti critici e nel contempo il potenziale che risiede nelle strutture di allevamento e nella loro gestione, al fine di poter raggiungere gli obiettivi produttivi che ogni realtà zootecnica si prefigge. Pertanto con l’ausilio di tecnici specializzati andranno studiati i principali rischi a cui i vitelli sono maggiormente esposti e le probabilità che questi possano verificarsi nelle aziende. Successivamente si procederà alla valutazione e alla pianificazione attenta di un programma di monitoraggio e di gestione dei rischi. Raccogliendo ed analizzando i dati relativi la vitellaia sarà possibile mettere a punto strategie di prevenzione delle emergenze, la pianificazione delle misure sanitarie, del benessere animale, della biosicurezza e del miglioramento del management.

Se una o più misure di redditività non soddisfano gli obiettivi aziendali, sarà necessario prendere provvedimenti per migliorarle (infatti nelle stalle dei nostri territori c’è ancora un ampio margine di miglioramento, soprattutto per la gestione della vitellaia). Una gestione corretta della vitellaia deve mirare a “prevenire” piuttosto che ad “intervenire” e va ottenuta grazie alla realizzazione e all’applicazione di protocolli specifici per ogni fase della vita del vitello. Ciò permetterà di uniformare e razionalizzare le attività e nel contempo di potenziare le risorse umane che, spesso, vengono incaricate di eccessivo lavoro senza poter disporre di precise indicazioni e di un ordine specifico con cui svolgere le operazioni routinarie di accudimento degli animali. La possibilità di applicare schemi di lavoro potrà inoltre ridurre il margine di errore e giocare a favore dell’obiettivo finale, ovvero allevare un animale sano e produttivo.